.:. a cura di Lorenzo "DrakeGeneration".:. |
Se c'è una console sfortunata è proprio PsVita che nonostante sia una console versatile, innovativa e con funzioni nuove come touch screen, touch pad e giroscopio non raggiunge i risultati di vendita della vecchia Psp adeguandosi a discreti risultati di vendite. Sfortunatamente PsVita non ha mai avuto un gioco che sfrutti realmente tutte le sue funzionalità. Ebbene, Tearaway è il primo (e unico) gioco che sfrutta la PsVita nel migliore dei modi. Ideato dalle menti di Media Molecule, famosi per la serie LittleBigPlanet, Tearaway è la killer app di questa incompresa console.
Mondi bizzarri e fantasiosi...
interamente di carta!
A prima vista
Tearaway può sembrare un gioco per bambini, buffo e adorabile, ma è
molto di più, un'esperienza profonda e originale che tenta di
portare un messaggio importante. A rendere Tearaway un titolo
stilisticamente unico è l'originalissima grafica: il mondo è
totalmente di carta. Da questa geniale idea sorgono splendidi
panorami e ambientazioni che sorprendono capitolo dopo capitolo. Iota
è un messaggero che deve dirigersi verso il sole per consegnare la
busta nella sua testa in un mondo attaccato da piccole creature
malvagie chiamate Cartacce. Per gli abitanti di questo mondo cartaceo
il sole è una figura strana e misteriosa, infatti dopo aver scelto
uno dei due personaggi disponibili (Iota e Atoi, rispettivamente
maschio e femmina) vediamo la nostra faccia in un'enorme sole grazie
alla fotocamera integrata che riprende il nostro volto. Gli abitanti
sono buffi e colorati: da animaletti come scoiattoli e strane figure
di carta vagamente simili a esseri umani. Gli ambienti sono molto
fantasiosi, molti dei quali rirpesi da ambienti naturali, ad esempio
il terreno è formato da strati di fogli colorati e l'acqua da rotoli
di carta. Ogni capitolo mostra ambienti sempre vari e soprendenti
curati fin nei minimi particolari.
Solito meccaniche, solito platform,
anzi, perché non stimolare la creatività?
Iota può essere
completamente personalizzato trovando i coriandoli nell'ambiente,
moneta per acquistare oggetti e vestiti, similmente a
LittleBigPlanet, ma ancora più ampio grazie alla possibilità di
creare oggetti con un editor completo di fogli di tutti i colori,
matita per disegnare e forbici per tagliare Il gameplay è
tipicamente platform, Iota salta, rotola e combatte in ambienti
sempre più vasti con l'avanzare dei capitoli, ma protagonista quanto
Iota siamo noi: con il touch pad potremo effettuare potenti attacchi
mentre sbuca dallo schermo un enorme dito, con il giroscopio si
muovono piattaforme e con il touch screen si possono sconfiggere
alcune Cartacce. Con la telecamera si scattano foto con vari filtri
grafici e a diverse distanze visive, spesso gli abitanti chiedono di
scattargli foto o disegnare oggetti per incollargierli con l'editor.
Parlando con gli abitanti si ottengono missioni principali e
secondarie, i primi sono sequenza lunghe che portano da un luogo
all'altro per l'avanzamento della storia, le seconde sono piccoli
obiettivi come recupero di oggetti o disegni per dare nuova linfa al
personaggio. Nel mondo di gioco ci sono pacchi regalo rossi e blu, i
primi si trovano nell'ambiente nascosti in punti accessibili con
strade secondarie, i secondi si ottengono completando gli incarichi
secondari. Le Cartacce sono suddivise in varie categorie ognuna con
differenti pattern d'attacco tra cui spiccano i Wendigo, mostri che
sembrano malvagi ma nascondono un grande cuore. Sono presenti anche
fasi in cui si rotola da tubi che ricordano molto il vecchio Kula
World per Ps1, anche se molto semplificate.
Dopo una serie di
elogi sulla creatvità e la genialità non si può non dire l'unico
vero difetto del gioco: la facilità. Le sequenze platform sono
estremamente semplici e nonostante le molte trovate per sfruttare la
console non c'è mai un livello di sfida degno di nota; anche il
combattimento, troppo semplice e spesso superficiale, non sfrutta le
originali meccaniche di azione integrata con il touch screen. La cosa
più amara sono i captoli finali che dimostrano un bilanciamento
perfetto della difficoltà con meccaniche originali pefettamente
integrate con il gamepay e fanno pensare perché la maggior parte del
gioco sia come un lungo tutorial. Il bizzarro capitolo finale fa
rifellettere lasciando un messaggio che starà a voi scoprire.
Geniale, creativo e mai ripetitivo,
ma la longevità?
L'aspetto indubbiamente più originale
è lo stile grafico: estremamente evocativo, curatissimo, vario e
pieno di piccoli dettagli interessanti. Non colpisce ugualmente la
qualià delle texure, pulite e funzionali ma niente di sorprendente,
peccato anche per gli evidenti cali di frame rate nelle situazioni
concitate con molte Cartacce a schermo. In verità contano poco le
analisi tecniche poiché lo stile grafico cartaceo maschera qualsiasi
difetto e la buona vastità degli ambienti chiude un quadro
estremamente positivo.
La longevità è il secondo e ultimo
difetto: poco meno di 5 ore per completare il gioco che aumentano di
poche ore con gli obiettivi secondari, i collezionabili e i trofei.
Davvero troppo poco, anche se la genialita e la varietà risollevano
il giudizio complessivo.
COMMENTO FINALE
La volontà di Media Molecule nel
creare titoli originali è straordinaria, un esempio per tutte le
software house che sfruttano le saghe proponendo seguiti su seguiti
senza alcuna innovazione. Finalmente è arrivato un titolo che
sfrutta perfettamente tutte le caratteristiche della console, purtroppo
l'estrema facilità e la bassa longevità non rendono giustizia
al gameplay. Con un po' più di cura sarebbe
potuto essere un piccolo capolavoro, resta una delle esperienze più
originali e sorprendenti degli ultimi anni. Se volete un gameplay
profondo guardate altrove, ma se cercate un'esperienza innovativa e
diversa dalle altre Tearaway fa certamente al caso vostro.
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